
Nasce il giorno del 136° compleanno di Mark Twain, ma non lo interpreta come un presagio, così, dopo il liceo, si laurea in Economia.
La passione per la scrittura, già praticata in gioventù dedicando surreali novelle a diffidenti coetanee, riemerge in età adulta e lo porta a scribacchiare raccontini – da cui ricava qualche premio in concorsi – e ad approfondire lo studio delle tecniche della narrazione seguendo corsi con la Scuola Holden e Il Portolano.
Negli ultimi anni ha curato alcuni laboratori con Fondazione Altre Parole, dove pure ha imparato molto.
Gestisce il blog Zio Wiggily – Poche chiacchiere sullo scrivere. Un piccolo blog non autorevole sulla scrittura.
Forse ricorderai che Lo zio Wiggily nel Connecticut fa parte della raccolta Nove Racconti di J.D. Salinger. È il secondo racconto. Viene dopo Un giorno ideale per i pescibanana e prima di Alla vigilia della guerra contro gli Esquimesi. Tutti e tre sono racconti che abbiamo amato molto: dopo, il nostro modo di leggere non è più stato lo stesso.
Chiamare il nostro blog Zio Wiggily vuole dunque essere un richiamo e un omaggio al grande Salinger, ai suoi splendidi racconti, alla sua arte precisa e minuziosa di raccontare la vita quotidiana, con le sue frustrazioni, le sue ipocrisie e le sue aspirazioni.
Di letterario abbiamo il nome… e poco altro. Non abbiamo una laurea in lettere, né lavoriamo nel magico mondo dei libri. Siamo solo dei dilettanti appassionati, che negli anni hanno frequentato dei corsi di scrittura, letto libri, fatto delle esperienze (“visto gente, fatto cose” potremmo scherzare parafrasando una famosa battuta di Ecco Bombo di Nanni Moretti).