immagine di Monica Rovea
Spazio dedicato a quanti respirano l’ambito sanitario, qualsiasi sia il ruolo ricoperto.
Segue il progetto “ALLA SCOPERTA DELL’AREA 51 – La medicina che non c’era”, libro di auto-aiuto, che raccoglie esperienze scritte di pugno da quanti, adesso, sono chiamati eroi ma che altro non sono che persone,
Come mai AREA 51? Perché se affiancata alla Medicina tradizionale – ad oggi le Aree mediche sono cinquanta – si rivelerebbe un valido sostegno per le persone ammalate e per quanti sentono il bisogno di una Medicina arricchita di comprensione e rapporti umani, utili al raggiungimento se non della guarigione, della serenità di vivere nonostante la malattia.
Di cosa scrivere? “Non cerco la descrizione di una storia, ma un’emozione. Raccontami un’esperienza che ti ha insegnato qualcosa”. Queste le linee guida, allora come adesso. Parla di quando una determinata situazione con un paziente, collega, superiore, ti ha insegnato che…
Mostra la persona che respira dentro a quel camice, divisa o ruolo. Fissa quell’attimo e la sensazione che hai respirato, che ti porti sulle spalle quando ritorni ai tuoi affetti, parla del sentimento che la accompagna e di cui fai tesoro. Scrivi delle tue emozioni, perché dalla condivisione possiamo imparare, crescere e accrescere. Tutti.
Per altri consigli di stesura, vedi a pagina BLOG – notes

La forza dell’Amore
L’emozione che vorrei condividere, è lo stato di frustrazione che un medico può provare, nel riconoscere in un congiunto una malattia della sua “branca”, l’impotenza che vive nel capire, che proprio al parente, non può fare nulla per lenire la sua condizione.
Ho scelto di studiare medicina, per desiderio di voler aiutare gli altri. Ma era altrettanto forte la curiosità di capire come funzionasse l’essere umano: ogni informazione che ricevevo, apriva la porta a un’altra domanda. E così via. Poi, per naturale maturazione, il “sapere” si è ridefinito e mi ha portato a una consapevolezza, amara se vogliamo. La natura è una forza che solo alle volte l’uomo può deviare dal suo corso.
E qui la vita mi ha messo alla prova. Nel momento in cui la malattia ha colpito un mio familiare, tutta la mia professionalità non è bastata; si è fatta avanti prima la delusione, per una scienza che non mi dava strumenti per soccorrere il mio congiunto, poi l’invidia, per tutte le volte che ho prodigato cure efficaci a estranei.
A distanza di tempo, penso d’avere superato l’evento grazie all’amore. Sì, l’Amore per i propri cari, amici e semplici conoscenti, è l’unica cosa che conta. E questo sentimento può dare la forza per superare le avversità.
Credo che l’Amore sia il motore che fa girare il mondo.

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Ultime dall’Area 51 | Storie di empatia e di umana sanità.
Bastava ascoltare il cuore
Solo ascoltando il cuore avrei capito che per tornare a respirare, avrei dovuto scegliere.
Toccante questa testimonianza da parte di un medico. Troppo spesso ci capita di fare esperienza di distacco proprio da parte di chi si occupa di sofferenza, di un distacco freddo che denota sì la necessita di non farsi coinvolgere ma qualche volta può essere insensibilità e basta. Quindi Grazie e l’augurio di farsi sempre coinvolgere perché solo il senso di umanità cura veramente.
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