Ricordati di dimenticare – Contributi

Incipit: come inizia una storia

Da ore penso alle parole da mettere in sequenza, a che suoni dare voce, ma il trambusto interiore è così assordante da non permettermi di tracciarne la sonorità.

Le parole sanno essere note, rumore, scricchiolio, urla, amore. Ma anche tumulto, e vibrazioni.

Mi trovo tuttora nell’isola delle correnti tra mar Ionio e Mediterraneo. Travolta, cullata, sospinta, sommersa, agitata, in balìa, come fossi in mezzo al mare all’arrivare della tempesta.

Ogni persona è diversa dall’altra e ha qualcosa da raccontare. Ogni persona ha i propri limiti, desideri, fabbisogni. I miei di adesso sono tempo, e respiro.

Ho davvero apprezzato essere in questa stanza. Ma ancora di più ho assaporato riascoltare. Ieri. Oggi. Domani, chissà!?

Il suono delle parole può essere potenza assoluta. Riporto quello che per me è bellezza.

Infinita.

«I veri problemi della vita non hanno una soluzione ma hanno una storia…

Se gli esseri umani si rappresentano attraverso storie, se si lasciano andare a questa prova di evoluzione umana che sono le parole e il linguaggio, poi prendersi cura è anche più bello.

Ci sono tanti elementi di felicità, di gratificazione nel prendersi cura quando c’è una storia che ti ha aiutato a legarti e a farti sentire parte di una stessa storia.

Quindi, moltiplicare le storie ci permette anche di recuperare elementi di relazione, di umanità, di cura di solidarietà».

Di mio aggiungo solo “e di trarne un senso”.
Questo è. Quindi, grazie a tutti voi, dentro e fuori da questa stanza.

⭐️Ricordati, ripensami, rimandami… RICORDATI DI DIMENTICARE! ⭐️

“Ricordati, dal latino un richiamo del cuore.
Dimenticare è come un gioco della mente.
Lascia che la mente faccia il suo corso.
Appelliamoci al cuore, appelliamoci a questo muscolo, a questa dimensione che tanto evoca questo pulsare  e che aiuti la mente a lasciare andare quello che vale la pena che vada, che scorra via”.

Poi sarebbe arrivato il tempo in cui avrei adorato deglutire il mare.

16 marzo | Autobiografia e Letteratura

Direttrice artistica di “CartaCarbone”, festival letterario di Treviso, vice presidente dell’associazione culturale Nina Vola, fondatrice de “Il Portolano, Scuola di scrittura autobiografica e narrativa”, direttrice di una collana di narrativa per Ronzani Editore, Cultrice alla LUA (Libera Università dell’Autobiografia), Trevigiana dell’anno (2018), Farmacista, possono convivere in una sola persona?

Sì, se ti chiami BRUNA GRAZIANI. Cultrice della narrazione di sé, “che non significa girare attorno al proprio ombelico, ma mettere a disposizione il proprio talento per narrare e porgere meraviglie letterarie”, Bruna Graziani riesce a essere semplicemente Bruna che sorride alla vita.

Non mi sono mai concessa di sognare. I sogni per me erano come andare per lucciole, nelle fredde sere d’inverno.

25 febbraio | Incontriamoci sul web

Occasione per dialogare con il dottor Luca Riccardi, persona stimata tra i suoi colleghi, ma prima ancora da chi entra in contatto con lui, e non solo per questioni di malattia.

“La patologia Cancro porta con sé pensieri per nulla positivi, la persona che ne soffre può subirne il peso tanto da rallentare e ostacolare – se non la guarigione – il raggiungimento di uno status di serena convivenza con la malattia stessa. Il lavoro del dottor Riccardi in equipe – quindi con medici di reparto, stagisti, infermieri – comprende strategie per arrivare alla cura della malattia attraverso risorse inespresse del paziente, che tale non è, perché al centro c’è sempre e comunque la persona e non la sua malattia”.

Riccardi è stato tra i fondatori di Altre Parole – come Associazione prima, Fondazione poi – ed inoltre ideatore e promotore, con l’ULSS, della “Sala d’attesa interattiva”, premiata a Berlino al Convegno Internazionale dell’Oncologia. “La Sala d’attesa interattiva” unisce l’Arte Terapia, l’Angolo dell’Origami, Il lunedì con l’Autore. E anche il Lab di scrittura, come cura di sé.

La scatola delle cose preziose la apro qui, adesso. Nulla di pregiato, sono solo emozioni scritte.

19 gennaio | Riparto da qui

Vincitrice della prima edizione del Premio letterario Andrea Bizzotto.

In questo anno ha preso forma definitiva il libro “Ricordati di dimenticare” (BrentaPiaveEdizioni, 2021).

Presentazione in diretta Facebook su questa pagina e su quella di Fondazione Altre Parole ONLUS La Profondità del Benessere in Oncologia.

Letture di Anna Tringali di Teatro Bresci.

2 pensieri riguardo “Ricordati di dimenticare – Contributi

  1. E’stata veramente una puntatona! Bruna mi è piaciuta molto , è una donna profonda e dolcissima! E che dire di te… il tuo pezzo di racconto mi ha commosso fino alle lacrime riesci ad imprimere su carta le emozioni del cuore e della mente. Il tuo scrivere ha dato un senso a cio’ che sei…MERAVIGLIOSA!

    Piace a 1 persona

    1. Grazie Tina, carissima “Ragazza dell’Ardens”. Girerò i tuoi apprezzamenti ai relatori della presentazione. Confesso che le loro parole hanno rapita anche me. Ho dovuto prima accettarle, seppure nella loro bellezza, e quindi accettare che sì, qualcosa di buono c’è anche nei miei pensieri. Alla prossima. E torna a trovarci, e a scrivere, quando meglio credi.

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